aggiornamento 01 febbraio 2021
-i donatori con anamnesi positiva per possibile esposizione al rischio di contagio per contatto stretto
con soggetti con infezione confermata da SARS-CoV-2, possono essere riammessi alla donazione al
termine del periodo di quarantena previsto (quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione, oppure
quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo
effettuato il decimo giorno);
-i donatori con anamnesi positiva per infezione da SARS-CoV-2 possono essere riammessi alla
donazione al termine del periodo di isolamento previsto dalla stessa Circolare N. 32850:
– per i casi positivi asintomatici almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al
termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo;
– per i casi positivi sintomatici almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non
considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel
tempo) con un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza
sintomi.
• i donatori che rientrano nella categoria di Caso positivo a lungo termine come previsto dalla
Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020, cioè “persone che, pur non presentando più
sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di
sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia che possono perdurare per diverso
tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana” potranno interrompere l’isolamento dopo 21
giorni dalla comparsa dei sintomi. La nota del CNS prot. n. 0094 CNS 2021 del 25.01.2021 indica
che questi casi possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti se sono
trascorsi almeno 14 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi (fatta eccezione per
ageusia/disgeusia e anosmia che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) oppure in
presenza di un test molecolare negativo.
aggiornamento del 17 gennaio 2021
aggiornamento 16 gennaio 2021

come da disposizioni regionali, la Direzione Sanitaria di ULSS 9 Scaligera ha definito luoghi e modalità di esecuzione del test di screening per SARS-CoV-2 ai donatori di sangue; i test verranno effettuati con la collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

Da oggi, lunedì 21 dicembre 2020, sarà esposta una nota nelle sedi trasfusionali e nei punti di raccolta in merito a quanto in oggetto.

La certificazione di avvenuta trasfusione sarà rilasciata al donatore in sede di donazione, ed è identica a quella rilasciata per certificare la donazione al datore di lavoro.

Lo screening non è in alcun modo vincolante per la donazione, è assolutamente volontario ed è da eseguirsi entro sette giorni dalla donazione. Al momento dell’esecuzione del tampone, il donatore dovrà presentarsi, oltre che con l’attestazione di avvenuta donazione, anche con la propria tessera sanitaria.

In caso di positività del test di screening (tampone positivo) il donatore deve tempestivamente avvisare il Servizio Trasfusionale presso il quale ha effettuato la donazione, in modo da far scattare la procedura, che provvederà alla gestione del donatore stesso e degli emocomponenti donati. Le sedi preposte dove effettuare il tampone gratuito per i donatori sono: Legnago, Bussolengo, Verona, Malcesine, Caprino Veronese e San Bonifacio. Per gli indirizzi potete consultare il sito dell’USLL  9 scaligera

Aggiornamento 11 dicembre 2020
Tutti i donatori che sono andati nella provincia di Vicenza non saranno piu’ sospesi perchè non sono più presenti i focolai del virus DENGUE. Quindi tutto è tornato alla normalità per questo virus.
aggiornamento al 13 ottobre 2020 VACCINO ANTINFLUENZALE
Anche quest’anno il ministero ha indetto la campagna antinfluenzale anticipandola rispetto gli scorsi anni. Vi sono alcune categorie di persone dove la vaccinazione è raccomandata e gratuita per determinate caratteristiche:
Donatori di sangue;
– Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
‐ Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza elencati nel decreto del Ministero della salute;
– Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
‐ Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
‐ Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
– Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;
‐ Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)
– Forze di polizia;
‐ Vigili del fuoco;
‐ Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività
– Allevatori;
‐ Addetti all’attività di allevamento;
‐ Addetti al trasporto di animali vivi;
‐ Macellatori e vaccinatori;
‐ Veterinari pubblici e libero-professionisti;
La vaccinazione antinfluenzale va richiesta al proprio medico di famiglia e sarà lui a somministrala anche ai donatori di sangue. I medici di famiglia sono stati informati dall’ULSS9 in merito.
I distretti sanitari al momento sono troppo impegnati con il problema del COVID e non hanno modo di effettuare le vaccinazioni (se non per particolari categorie di persone, con numeri piccoli). Al momento questa è l’organizzazione prevista dall’ULSS9.
Dalle ultime informazioni come donatori, sarebbe meglio chiedere il vaccino al medico di famiglia dai primi giorni di dicembre, attualmente danno priorità a categorie a rischio.
quanto indicato trova riscontro sulla Circolare del Ministero della Salute del 04 giugno 2020 – prevenzione e controllo dell’influenza stagione 2020-2021
aggiornamento del 13 ottobre 2020 DENGUE
in merito al virus DENGUE viene applicato nei centri trasfusionale la sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate ovvero Francia, Montecchio Maggiore (VI), provincia di Barcellona (Spagna)
sospensione temporanea di 120 giorni dalla risoluzione dei sintomi per i donatori che sono positivi all’infezione
avvisare i Centri trasfusionali in caso di comparsa dei sintomi fino a 14 giorni successivi alla donazione.
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